Il caro energia frena in Irpinia le assunzioni. Unioncamere: -25% a dicembre
La nuova occupazione è in netta frenata in Irpinia dove a dicembre sono programmate dalle piccole e medie imprese 1.380 assunzioni a dicembre, 520 in meno rispetto allo stesso mese del 2021. I dati di Unioncamere misurano l’impatto della crisi energetica su produzione e servizi
In Irpinia nuove assunzioni programmate in netto calo nel mese di dicembre. Sono circa un quarto in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Le piccole e medie imprese hanno comunicato 1.380 assunzioni, 520 in meno rispetto al dicembre del 2021. È quanto emerge dai dati di Unioncamere, che misurano l’impatto della crisi energetica sulla produzione e sui servizi in provincia di Avellino, dove cala la domanda di lavoro. Il “Bollettino mensile” del Sistema informativo “Excelsior”, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e con il supporto delle Camere di Commercio per la rilevazione presso le imprese, fotografa una linea di tendenza destinata a proseguire anche all’inizio del 2023. I 5.380 nuovi contratti di lavoro per il trimestre dicembre 2022 – febbraio 2023 confermano la contrazione della nuova occupazione. «Inevitabilmente, il mercato del lavoro sta risentendo delle enormi difficoltà che il sistema produttivo sta fronteggiando, a livello locale come in ambito nazionale, a causa del forte aumento dei costi indotto dalla crisi delle fonti energetiche», conclude il rapporto. In questo scenario le assunzioni riguardano contratti a tempo determinato, anche se c’è un recupero di interesse per i giovani sotto i 29 anni. Il caro energia penalizza soprattutto le attività produttive. Il 70% dei nuovi assunti si concentrano nel settore dei servizi.
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