Agnese Moro ad Avellino: vittime e carnefici possono superare insieme il dolore

Ad Avellino questa mattina la figlia di Aldo Moro, Agnese, per partecipare al convegno sul progetto della giustizia riparativa promosso dalla Provincia. Vittime e carnefici devono trovare un luogo dove superare il dolore riscoprendo redenzione e umanità oltre il reato

Agnese Moro ha spiegato con la sua esperienza questa mattina ad Avellino l’importanza della giustizia riparativa. La scrittrice e giornalista, figlia di Aldo Moro, ha aperto il convegno promosso dalla Provincia di Avellino nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, testimoniando da vittima l’importanza di un istituto che consente al reo, la carnefice, di incontrare le sue vittime, i familiari della persona uccisa o gravemente lesa, per tentare di trovare soluzioni, per un’opportunità di pentimento, di riparare. Vittime e carnefici devono trovare un luogo dove superare un dolore asimmetrico ma egualmente atroce per le due parti, riscoprendo redenzione e umanità oltre il reato. Parlando del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro, suo padre, Agnese Moro ha sottolineato l’importanza di un confronto diretto con chi ha tragicamente sbagliato. Al convegno con il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane hanno partecipato tra gli altri il professor Girolamo Daraio dell’Università di Salerno, che ha spiegato dettagliatamente le finalità del servizio. Ad Avellino è stato istituito presso la Caserma Litto, dove la mediatrice Giovanna Perna tenterà di trovare un punto di incontro tra reo e vittima, per rispondere ad una domanda che forse è destinata a restare inevasa, spiega Agnese Moro.

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