Mancano all’appello 2mila contribuenti per la Tari ad Avellino

Il Comune di Avellino stringe i tempi per recuperare l’evasione tributaria nel settore dei rifiuti. Mancano all’appello 2mila contribuenti invitati a regolarizzare la propria posizione ma senza esito. La società di riscossione prepara l’accertamento finale. Ma per ora i conti non tornano

Per la tassa sui rifiuti mancano all’appello 2mila contribuenti ad Avellino. Si tratta di cittadini invitati a regolarizzare la propria posizione dalla Società di Riscossione, ma senza esito. Si tratta nominativi che risultano all’anagrafe tributaria, ma che finora non hanno risposto al questionario inviato nei mesi scorsi per la regolarizzazione. Si annuncia ora l’accertamento finale. L’Amministrazione comunale intende chiudere la partita sull’evasione, alla luce del recupero già registrato quest’anno. Il gettito è salito dai 13,7 a 14 milioni di euro portando al 90% il tasso di riscossione totale. Ma i conti vanno rifatti nel merito garantendo equità, contestano i consumatori, che chiedono una verifica degli importi zona per zona. Torna la questione annosa delle tipologie immobiliari, con parametri che penalizzano chi vive anche in piccoli appartamenti nel centro cittadino, ma alleggerisce gli oneri per contribuenti che in campagna o in collina dispongono di più metri quadri ma pagano meno.

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