Concordato dell’Alto Calore all’esame del Tribunale di Avellino
Il progetto concordatario dell’Alto Calore Servizi è nelle mani del Tribunale di Avellino. Questa mattina sono stati trasmessi attraverso la Pec atti e allegati. Lotta alla morosità, taglio della spesa, revisione tariffaria e il contributo della Regione Campania alla base del piano
Il concordato dell’Alto Calore è da oggi sottoposto all’esame del Tribunale di Avellino, che ha ricevuto la documentazione via Pec. Gli uffici giudiziari competenti dovranno procedere ora alla valutazione e all’eventuale approvazione, in accordo con i creditori, in tempi stretti, ma non brevissimi, viste le procedure imposte dalla legge. Il procedimento richiede un periodo compreso tra i 5 e i 6 mesi. Il concordato si fonda su una strategia elaborata dai consulenti dell’Alto Calore per riassorbire il debito garantendo però la piena operatività ed efficienza del servizio. Lotta alla morosità, taglio della spesa, revisione tariffaria e il contributo della Regione Campania sono alla base del piano industriale, che in cinque anni consentirà nelle intenzioni l’azzeramento della attuale esposizione. Grazie al concordato la rinegoziazione consentirà di rendere sostenibile il rientro. Nel frattempo, la Regione Campania ha affidato con riserva il servizio idrico integrato all’Azienda, in attesa che giunga alla conclusione il lavoro di verifica da parte dei giudici. Ammonta a 170 milioni di euro il passivo dell’Alto Calore.
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