Piano di contrasto per la mosca orientale della frutta. Il Vallo di Lauro tra le zone più a rischio

La Campania lavora per fermare l’insetto attraverso un’attenta gestione del territorio. Timori per frutticoltura e viticoltura.

La mosca orientale della frutta minaccia la Regione Campania spingendo ad elaborare  un piano di contrasto che prevede una gestione accurata del territorio che viene suddiviso in buffer zone.

Si teme per l’ortofrutta e la viticoltura.

Il CNR di Portici sta monitorando l’insetto e la sua diffusione, già registrata in alcuni frutteti della provincia di Napoli.

In un breve abstract pubblicato dall’assessorato regionale all’agricoltura della Campania, si citano i siti a rischio da monitorare, ovvero frutteti ed orti, mercati all’ingrosso, grossisti, centri di raccolta collettivi.

Nell’elenco delle aree  più a rischio, rese note dalla Regione, un territorio di 198 km quadrati dove sono stati ritrovati circa 700 esemplari, in quest’area ricadono i comuni della provincia di Avellino, fra cui Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Pago del Vallo di Lauro, Quindici e Taurano, dove sembra che l’insetto si sia acclimatato.

Il caso campano al momento è l’unico in Italia e sta destando la preoccupazione di diversi agricoltori, sollecitati al monitoraggio visivo per individuare possibili casi.

Informato il Ministero per le Politiche agricole, intanto si attende un piano operativo di contrasto da parte della struttura regionale, che ha allestito un tavolo di crisi per affrontare la nuova questione.

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