Alloggi popolari in Campania, iscrizioni aperte fino al 31 ottobre

Slitta di 30 giorni il termine per registrarsi sulla piattaforma regionale dell'Acer e accedere alla graduatoria per l'assegnazione di una casa. Ma in Irpinia manca una banca dati sulla disponibilità e sul fabbisogno. La denuncia del segretario provinciale Sunia Fiorentino Lieto

Edilizia residenziale pubblica, iscrizione alla piattaforma regionale dell’Acer slittata al 31 ottobre. Lo rende nota la Cgil, alla vigilia della iniziale scadenza prevista dal bando, per informare i cittadini che dal 23 settembre è anche operativa l’autorità delle Opposizioni regionali, che raccoglie i ricorsi di chi non ha ottenuto l’assegnazione dell’alloggio.

In Irpinia cresce il fabbisogno di alloggi popolari soprattutto nei centri più grandi, ma né i Comuni né l’Acer- l’Agenzia campana per l’edilizia residenziale prevedono nuove costruzioni, lasciando fuori la porta centinaia di famiglie in difficoltà e scoraggiando le giovani coppie.

in provincia di Avellino non esiste una banca dati sulle disponibilità di alloggi. Non ce ne sono di nuovi da assegnare, né esiste un censimento di quelli disponibili. Così, nella sola città di Avellino, già 280 famiglie presenti nella graduatoria 2021 sono in attesa di avere un alloggio. Durissima la denuncia di Fiorentino Lieto segretario provinciale del Sunia Cgil “Il Comune ha assegnato appena 9 alloggi, e su questo fronte è assente. Acer e Comune potrebbero ristrutturare e rendere disponibili almeno 30 alloggi, da assegnare ai nuclei senza una fissa dimora” ha spiegato. L’emergenza abitativa è un problema diffuso anche nel resto della provincia, come ad Ariano e a Grottaminarda, ma anche a San Martino V.C., Cervinara e Rotondi. Anche nei centri più piccoli dell’alta Irpinia è scattata la corsa alla registrazione in piattaforma regionale, ma si attende di conoscere la reale disponibilità dei comuni, che dovrebbero mettere a bando anche gli alloggi di proprietà comunale, per assegnazioni temporanee.

“In alcune zone della provincia c’è un florido commercio sull’edilizia residenziale pubblica: non si notificano i decessi, né si censiscono le cade lasciate da chi emigra all’estero. Sono i Comuni ad essere responsabili del fabbisogno abitativo e a dover offrire risposte alla popolazione”.

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