Ponte Massaro a Castelfranci a rischio collasso, urgente un intervento strutturale

Il viadotto che collega Castelfranci a Montemarano sulla vecchia ofantina è a rischio collasso. Attende un intervento strutturale da almeno un decennio, ma mentre continuano a usurarsi i piloni di contenimento, la strada è attraversata da tir di grosso calibro e pullman del trasporto scolastico

Ponte Massaro al confine tra Castelfranci e Montemarano giace nella fatiscenza da oltre un decennio. Noto ormai alle cronache altirpine come uno dei viadotti più pericolosi della provincia, continua a corrodersi nel tempo senza mai occupare un posto determinante nell’agenda politica di Palazzo Caracciolo. L’intervento degno di nota sul viadotto della Strada Statale 400 che attraversa la vecchia Ofantina è il restringimento della carreggiata ad una sola corsia, l’imposizione del limite di 30 km orari, con l’introduzione dei dissuasori e dei semafori che regolano il traffico in entrambe le direzioni di marcia.

Il rischio di un collasso improvviso c’è e le ordinanze comunali licenziate nel tempo dai comuni di Torella e Castelfranci sull’allerta sulla pericolosità del viadotto non hanno sortito alcun risultato.

Come da sempre accade, il viadotto non è attraversato soltanto da auto, quanto da tir di grosso calibro provenienti dall’area industriale Porrara e guidati dal navigatore al percorso più breve per imboccare l’autostrada. Oltre ai pullman di linea che trasportano gli studenti nelle varie fermate predisposte lungo il tracciato. Per più di una corsa al giorno e in diverse fasce orarie.

Già nel 2020 era stata annunciata una perizia tecnica della Provincia, con lo stanziamento di un fondo e l’avvio dei lavori, a seguito del drammatico episodio del crollo di Ponte Morandi a Genova. Ma oltre alla capacità di tenuta del ponte, ad oggi limitata in superficie, si acclara l’urgenza di un intervento strutturale sui pilastri, corrosi e arrugginiti.

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