Pochi alunni, rischiano la chiusura anche le scuole dei grandi comuni
Da Avellino città a Solofra, da Pratola Serra a Manocalzati a Calitri a Grottaminarda. L'amministrazione provinciale ha convocato i sindacati per avviare il confronto prima del provvedimento di dimensionamento
Non è più un problema dell’Alta Irpinia ed in generale delle aree interne. Com’era prevedibile ed ampiamente annunciato, il fenomeno ora tocca prepotentemente anche le zone urbane più densamente abitate e l’hinterland del capoluogo, da sempre valvola di sfogo della città.
Denatalità, emigrazione: la popolazione si assottiglia, istituti che rischiano di saltare. Se ne è parlato a palazzo Caracciolo: l’amministrazione provinciale ha convocato i sindacati per avviare un confronto alla luce delle cifre che arrivano dalle iscrizioni. Fase, in questo momento, di ascolto. Poi le decisioni che passano sotto il nome di dimensionamento. Spada di Damocle che pende sull’Amatucci ad Avellino – la via di salvezza potrebbe essere il polo tecnico insieme a Geometra e Agrario – ma anche sulla direzione didattica di Solofra, nella città della concia rischia anche il Ronca. Stesso discorso per Manocalzati, Pago, Pratola Serra, Lauro, Calitri, Grottaminarda. Si salvano esclusivamente le aree montane con le deroghe, ma l’elemento che preoccupa di più è un altro: tante scuole sono alle prese con numeri risicati, vicinissimi alle soglie di rischio. Per loro, dunque, sentenza rinviata di un anno.
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