Summer Fest, le spese folli del sindaco “enjoy” in tempo di crisi e pre-dissesto
In attesa di tirare le somme definitive con la pubblicazione di tutte le determine sull’albo pretorio, il Comune ha speso almeno 350mila euro al di là dei fondi destinati dal POC. Una cifra oggettivamente esorbitante per un ente in predissesto che alza tutte le aliquote possibili – compresa quella IRPEF – e per una città che sprofonda in tutte le classifiche sulla qualità della vita
L’Amministrazione comunale per questo interminabile Summer Fest ha speso oltre 500 mila euro tra fondi POC (150mila euro) e risorse individuate nelle pieghe del bilancio comunale e in qualche non meglio definito finanziamento privato. Di cui pure sarebbe il caso di dare notizia ai cittadini.
Dunque, in attesa di tirare le somme definitive con la pubblicazione di tutte le determine sull’albo pretorio, il Comune ha speso almeno 350mila euro al di là dei fondi destinati dal POC. Una cifra oggettivamente esorbitante per un ente in predissesto che alza tutte le aliquote possibili – compresa quella IRPEF – e per una città che sprofonda in tutte le classifiche sulla qualità della vita e nella quale, dunque, ci sarebbe enorme bisogno di investimenti strutturali volti a migliorare la quotidianità dei cittadini, a partire dai servizi essenziali.
Cosa resterà di questi tre mesi di concerti, rappresentazioni teatrali e folkloristiche, notti bianche, appuntamenti enogastronomici, show pirotecnici, giochi di luci e Zone a traffico limitato fuori legge? Fermi restando i fugaci benefici al commercio cittadino, in primo luogo i locali della cosiddetta movida, è stato giusto e funzionale agli interessi dei cittadini spendere, per esempio, 53mila euro per i fuochi d’artificio del 15 agosto, 70mila solo per il montaggio delle luminarie, 51mila euro per Enzo Avitabile a Valle e 20mila per Peppino di Capri?
Insomma, il ferragosto avellinese dell’anno del signore 2022 è stato senza dubbio da record, anche e soprattutto nella spesa dei fondi pubblici, soldi dei cittadini avellinesi, in barba alle promesse fatte dall’amministrazione nel giorno della presentazione del Summer Fest 2022 di spendere “solo” 400 mila euro, rintracciati nei POC regionali, ma anche in barba al buon senso, viste le difficoltà strutturali del Comune e la drammatica congiuntura economica determinata dai rincari energetici e dalla spinta inflattiva che grava in primo luogo sulle fasce sociali più esposte.
Insomma, quei soldi non potevano essere utilizzati anche per il sociale, per la manutenzione degli alloggi comunali o per le rimettere in sesto le strade colabrodo, per la riqualificazione delle tante strutture a vocazione culturale vuote e condannate all’abbandono? Per il nostro sindaco evidentemente no.
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