Biodigestore di Chianche, spunta una nuova impresa il cui direttore tecnico era stato incaricato dal Comune per le verifiche sulla Valutazione di impatto ambientale dell’impianto

Continua a far discutere la vicenda relativa al Biodigestore di Chianche. Dalle carte relative all’”aggiudicazione priva di efficacia”, operata dalla commissione e pubblicata circa due settimane fa, è spuntata – come noto – una nuova impresa, che non figurava nelle prime pubblicazioni sulla partecipazione al bando, e che risulta mandante dell’unica realtà fattasi avanti per il progetto da 18 milioni, ovvero la “Edilgeo” di Nola.

La mandante si chiama “Etica Spa” e gestisce oltre mille impianti di depurazione la cui supervisione, nel 2019, fu affidata ad un noto professionista in materia ambientale che poi, nel 2022, sarebbe diventato direttore tecnico. Il punto è che lo stesso professionista, nel 2021, ha ottenuto proprio dal Comune di Chianche un incarico professionale propedeutico all’ottenimento di una nuova Valutazione di impatto ambientale per il Biodigestore, visto che, sulla prima, il Tar aveva dato ragione ai comuni dell’areale (Altavilla, Chianche, Santa Paolina, Tufo, Montefusco e Petruro) che si erano opposti. Poi la Regione aveva nuovamente espresso parere favorevole, e così anche la nuova Via oggi risulta impugnata dal fronte contrario all’impianto, che attende la sentenza.

Giova ricordare che il Comune guidato da sindaco Carlo Grillo ha ignorato la richiesta dell’Ance di annullare tutta la procedura, ritenendo impossibile ottenere un’offerta «seria e sostenibile», alla luce dei prezzi posti a base d’asta, inferiori fino al 70 per cento a quelli attuali.