Jova Beach Party 2022: musica, sogni, opportunità
Barletta, 1 agosto 2022.
“The day after” coincide con la seconda serata pugliese di quello che definisco lo show dell’estate: IL JOVA BEACH PARTY 2022.
La seconda edizione del tour dell’artista Lorenzo Cherubini – in arte Jovanotti – che sbalordì il pubblico nel 2019, è diventata un vero e proprio SHOW di musica, gente, energia, emozioni, eventi negli eventi.
La “carovana” 2022 è partita il 1 luglio da Lignano Sabbiadoro e sta diffondendo, tappa dopo tappa, un concentrato di energia, allegria, coinvolgimento in un pubblico che, per la seconda volta, si ritrova sulle spiagge italiane per festeggiare il ritorno al divertimento, alla socializzazione, alla musica dal vivo, alla vita.
Il Jova Beach Party non è semplicemente un evento originale inventato da uno degli artisti più amati d’Italia. Questo show è un “format” itinerante del tutto innovativo e unico nel suo genere che, dopo l’esordio del 2019 e dopo le innumerevoli difficoltà (compreso il ritardo della ripartenza a causa della pandemia), oltre al pubblico, coinvolge più di 1.000 persone per la produzione insieme a istituzioni e fondazioni coinvolte.
Si tratta di un progetto “folle”, come lo definisce l’artista stesso, un sogno che sulla carta sembrerebbe assolutamente impossibile da realizzare per la sua complessità.
Innanzitutto, ciascuna delle spiagge selezionate per contenere una capienza media di 30.000 persone a spettacolo, presenta caratteristiche morfologiche differenti. La produzione deve studiare ogni singolo, minuzioso dettaglio della spiaggia e del territorio circostante e tenere conto di lidi, esercizi commerciali, sistemi fognari, idrici, elettrici ecc…, per progettare il palco, l’area di contenimento del pubblico, i parcheggi, le vie di deflusso e di fuga, la viabilità, la sicurezza, il pronto intervento e un’infinità di altre strutture necessarie all’evento.
Un lavoro titanico che vede impegnati menti, corpi, mezzi per rendere un “sogno proibito” qualcosa di reale.
Lo show di Jovanotti, “mission impossible” fino a quando non la vedi partire con i tuoi occhi, oltre ad essere un evento di entertainment unico nel suo genere, è una fucina di opportunità per tante persone. Tecnici, addetti al trasporto, assistenti di produzione. consulenti, coordinatori, responsabili della logistica, addetti alla sicurezza, addetti alla rimozione dei rifiuti.
Già, perché al netto di qualche polemica pretestuosa (per usare un eufemismo) da parte di qualche pseudo ambientalista in cerca di visibilità e di visualizzazioni, il Jova Beach Party è un progetto sostenibile. Lascia le spiagge meglio di come le ha trovate.
Non solo, gli amministratori dei Comuni coinvolti trovano finalmente l’occasione per proporre o approvare progetti di riqualificazione delle spiagge, nell’ottica della tutela del territorio, della flora e della fauna locali e della sostenibilità.
Questo format di musica, spettacolo e stile di vita sta attraversando l’Italia radunando centinaia di migliaia di persone di tutte le età che durante ogni spettacolo vengono coinvolte, non solo a ballare e a divertirsi, ma anche a rendersi disponibili a lasciare l’ambiente pulito.
L’invito alla raccolta differenziata, al rispetto delle regole, alla partecipazione intelligente ad un evento di grande portata per numero di persone coinvolte, sono un messaggio forte, autentico, efficace. Il Jova Beach Party in questo momento rappresenta un modello di entertainment responsabile.
Le persone che ci lavorano sono tanto motivate quanto lo è il pubblico, riflettono quella voglia di riprendere in mano la vita, il movimento, le idee, il divertimento con particolare attenzione per l’ambiente.
La carovana organizzativa si sposta non solo a ritmo di musica, ma anche al suono di sacrifici incomprensibili per chi non li vive.
Fa caldo, tanto caldo, sulle spiagge e per le strade, ma la squadra del Jova Beach è stoicamente on the road a ripulire, smontare, rimontare, riprovare, accogliere le persone per offrire loro una giornata speciale.
E il pubblico? Una distesa a perdita d’occhio sulle spiagge italiane riqualificate e pronte per un vero e proprio festival dell’allegria, della libertà, della positività, della sostenibilità.
Io non ci credevo, ma ho visto tutto con i miei occhi.
Dopo avervi raccontato di un’Italia spesso svilita dalla mancanza di voglia di fare, di consapevolezza, di autostima e di entusiasmo, finalmente posso raccontarvi di una tribù che pensa, balla, sogna, lavora e si ritrova sotto al palco di un artista intelligente che ha saputo aggiornarsi coinvolgendo anche colleghi noti e gruppi emergenti provenienti da tutto il mondo, e che ha realizzato un sogno itinerante capace di trasmettere messaggi forti, energie positive, consapevolezze, senso di appartenenza, senso di responsabilità, ma soprattutto emozioni da tradurre in opportunità.
I commenti sono chiusi.