Niente bis per il bonus 200 euro. Disco verde, invece, per bollette, benzina, contributi e pensioni. Il nuovo decreto Aiuti prende forma

Il decreto arriverà in Cdm la prossima settimana. Sul tavolo anche un nuovo taglio da 1,5 miliardi al costo del lavoro e una mini indicizzazione degli assegni previdenziali

Molte le novità sul decreto Aiuti bis che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri la prossima settimana. Viene meno l’ipotesi di rinnovare il bonus da 200 euro che però arriverà alle categorie fin qui escluse come i precari della scuola e dell’agricoltura, con un costo aggiuntivo di poche centinaia di milioni.

Confermato, invece, il taglio ad accise e Iva su benzina e gasolio, ora in vigore fino al 21 agosto. Il decreto dovrebbe prolungare gli sconti ma senza arrivare a fine anno, per ragioni di costi che si uniscono all’esigenza di osservare la dinamica effettiva del prezzo di benzina e gasolio. L’alleggerimento delle accise potrebbe quindi fermarsi a ottobre, poi ci penserà il prossimo governo. Fra i 2 e i 3 miliardi serviranno, invece, per abbattere gli oneri di sistema anche nelle bollette degli ultimi tre mesi dell’anno.

Sul tavolo anche un nuovo taglio da 1,5 miliardi al costo del lavoro e una mini indicizzazione degli assegni previdenziali.

Per i pensionati arriva invece un anticipo dei meccanismi di recupero dell’inflazione, che si manifesterebbe nell’assegno di settembre senza attendere il gennaio 2023. Questa indicizzazione accelerata sarebbe calcolata sull’inflazione dei primi sei mesi dell’anno, più contenuta rispetto ai livelli attuali. Il costo dell’operazione sarebbe inferiore al miliardo.

I commenti sono chiusi.