Maternità, maggiori tutele per lavoratori dipendenti, professionisti e lavoratori autonomi
Per i primi salgono da 6 a 9 i mesi di congedo parentale indennizzati e da 6 a 12 anni del figlio il periodo per la fruizione
Più tutele sulla maternità per lavoratori dipendenti, professionisti e lavoratori autonomi grazie alle misure previste nel decreto legislativo appena approvato in Consiglio dei Ministri che dà attuazione alla specifica direttiva europea.
Per i lavoratori autonomi salgono da 6 a 9 i mesi di congedo parentale indennizzati, mentre sale da 6 a 12 anni del figlio il periodo per la fruizione con una diversa ripartizione tra i genitori. In particolare, l’indennità rimane pari al 30% della retribuzione, ma spetta in misura di tre mesi, intrasferibili, a ciascun genitore per un periodo totale di sei mesi, quindi per un ulteriore periodo di tre mesi, trasferibile tra i genitori e fruibile in alternativa tra loro. Inoltre, è elevato da 10 a 11 mesi la durata complessiva del diritto al congedo parentale spettante al genitore solo (sostegno ai nuclei familiari monoparentali).
Per quanto riguarda professionisti e lavoratori autonomi è esteso, in caso di gravidanza a rischio, il diritto all’indennità giornaliera anche per periodi antecedenti ai due mesi prima del parto. Viene reso strutturale il congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni, fruibile dal padre lavoratore tra i due mesi precedenti e i cinque successivi al parto, in caso di nascita o di morte perinatale del bambino.
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