Sistema depurazione nel caos: il tribunale ha dichiarato il fallimento del Cgs
Finisce nel peggiore dei modi la storia della partecipata dell'Asi, addetta alla gestione del sistema di depurazione delle aree industriali della provincia
Un anno e mezzo dopo la proposta di concordato preventivo in continuità indiretta, presentato dall’Asi di Avellino, il tribunale ha decretato il fallimento del Cgs. L’azienda, interamente pubblica, che si occupava della depurazione nella aree industriali irpine e dei servizi alle imprese, è stata considerata «incapace di soddisfare i creditori».
Il Tribunale di Avellino ha accolto la richiesta di fallimento avanzata dalla Procura il 30 maggio scorso dopo aver appurato che soltanto il 7 per cento della massa creditoria, pari ad un milione su 13, poteva essere soddisfatto. Respinta la procedura dai creditori, i giudici, ieri, non hanno potuto fare altro che decretare la chiusura, nel peggiore dei modi, di una brutta pagina di politica e amministrazione pubblica in provincia di Avellino.
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