Serino, resta in carcere il presunto pedofilo

Nominato, inoltre, il perito che avrà il compito di acquisire immagini e chat dallo smartphone del presunto pedofilo

Serino, resta n carcere a Novara il presunto pedofilo accusato di aver adescato tramite sociale a fini sessuali dei minorenni. Il tribunale del riesame ha infatti dichiarato la sua incompetenza rispetto all’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Nicola D’Archi, legale del 37enne senegalese finito dietro le sbarre.Il gip del tribunale di Torino ha intanto trasferito gli atti alla Procura di Napoli e si è in attesa di una nuova ordinanza di custodia cautelare. Intanto nelle scorse ore è stato nominato il perito che avrà il compito di acquisire immagini e chat dallo smartphone del presunto pedofilo. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe adescato, tramite social per scopi sessuali, dei bambini. Non solo, dietro la promessa di piccole somme in danaro – cinquanta euro – il trentasettenne avrebbe chiesto anche foto delle parte intime delle loro parti. Richieste che emergerebbero dalle chat tra il senegalese e le presunte vittime. Almeno 4 i piccoli finiti nel mirino del presunto pedofilo. Tutti appartenenti ad una stessa cerchia di amici. Uno di loro avrebbe anche subito degli atti sessuali. Al vaglio degli inquirenti la posizione del genitore di uno dei bambini che rivolgendosi al figlio gli aveva chiesto se l’arrestato gli aveva consegnato i soldi promessi. Il 37enne, dopo la denuncia della madre di uno dei piccoli, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Solofra che lo hanno scovato a Novara dove l’uomo si era recato per far perdere le proprie tracce.

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