Falsi vaccini a Napoli, chiuse le indagini. Rischiano il processo anche due irpini

Chiuse le indagini sui falsi vaccini nell’hub della Fagianeria dell’Asl Napoli 1. 67 gli indagati nell’inchiesta che vede coinvolti anche due irpini, si tratta di un insegnante e un dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia

Bastava pagare 150 euro e il vaccino contro il Covid 19, finiva nel batuffolo di ovatta appoggiato sul braccio. Con questo sistema, decine di No Vax, obbligati dalla legge a sottoporsi all’immunizzazione, hanno ottenuto il Green Pass senza vaccinarsi, tra di loro ci sono anche due irpini, un insegnante e un dipendente del ministero di Grazia e Giustizia che ora rischiano il processo.
La vicenda risale al 22 gennaio scorso, quando i Nas fecero irruzione nell’ hub vaccinale. I militari, dopo vari appostamenti e intercettazioni, scoprirono che un’operatrice sanitaria contattava i “clienti” no vax che avevano bisogno del Green Pass per lavorare e li inviava nei box dei due infermieri, informati in precedenza. I due, Giuliano Di Girolamo e Rosario Cirillo, fingevano poi di effettuare la vaccinazione.
67 gli indagati che si sono visti recapitare l’avviso di conclusione delle indagini a firma del pm Henry Jhon Woodcock e che ora rischiano il processo. I due irpini sono accusati di peculato, falso e corruzione.

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