Omicron varia ancora, si teme la sesta ondata nei mesi autunnali. In Irpinia tasso del contagio al 15%

La pandemia non è finita. Le sottovarianti Omicron continuano a diffondersi in tutta Europa. Timori per una sesta ondata nei mesi autunnali. Intanto in Irpinia il tasso di positività resta alto: nelle ultime 24 ore è stimato al 15 per cento con 184 casi su 1.237 tamponi analizzati

Attualmente in Italia il covid sembra arretrare: calano contagi e ricoveri, ma questo non significa che la pandemia è conclusa, a dirlo è il ministro della Salute Roberta Speranza. Sono le sottovarianti BA. 4 e BA.5 che preoccupano gli esperti. Dopo il boom dei casi in Sudafrica, la nuova variante è arrivata in Europa e si sta diffondendo in alcuni paesi grazie alla sua capacità di eludere i vaccini. In Germania e Portogallo, nonostante il clima mite, negli ultimi giorni c’è stato un picco. I virologi spiegano che sono tre i motivi che rendono le due sottovarianti più trasmissibili: una mutazione che fa cambiare la struttura della proteina spike con la quale il virus aggancia le cellule umane, il fatto che sfuggano sia agli anticorpi del vaccino che a quelli generati da infezioni pregresse ed il terzo elemento riguarda il fatto che, anche la BA.5 è sinciziogena, cioè le cellule polmonari infettate dal virus si fondono con quelle adiacenti sane.
Troppo presto dunque per tirare un sospiro di sollievo, e il bollettino dell’Azienda Sanitaria Locale fotografa che il contagio -anche in Irpinia- continua. Nelle ultime 24 ore il tasso di positività è del 15% con 184 positivi su 1.237 tamponi analizzati. L’elenco interessa 68 comuni, a doppia cifra il contagio ad Avellino con 25 casi e Montoro con 20.

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