Carburanti, l’impennata dei prezzi alla pompa è inarrestabile. La Benzina sfiora i due euro al litro li supera per il “servito”. Pronto un nuovo taglio delle accise
Secondo l’ultimo monitoraggio di Quotidiano Energia in base ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, la benzina verde ha superato 1,9 euro al litro. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è salito a 1,914 euro/litro, mentre il diesel self si è portato a 1,831 euro/litro (da 1,821). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio aumenta a 2,049 (da 2,037), il diesel servito sale a 1,973 (da 1,963).
L’impennata dei prezzi della benzina sembra inarrestabile. Secondo l’ultimo monitoraggio di Quotidiano Energia in base ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, la benzina verde ha superato 1,9 euro al litro. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è salito a 1,914 euro/litro, mentre il diesel self si è portato a 1,831 euro/litro (da 1,821). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio aumenta a 2,049 (da 2,037), il diesel servito sale a 1,973 (da 1,963).
In tale quadro, con ogni probabilità, il governo interverrà ulteriormente sulle accise per abbassare i prezzi medi dei carburanti, posto che l’aumento dei prezzi fa anche aumentare il gettito dell’Iva, che può essere utilizzato per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo. Giova ricordare che sul punto il governo è già intervenuto in questi mesi per 30 mld.
I dati ufficiali del ministero della Transizione Ecologica sono tuttavia preoccupanti. La benzina, nonostante l’intervento del Governo pari a 30,5 cent, da due settimane è tornata a prezzi superiori a quelli decollati dopo l’invasione dell’Ucraina, ossia ai 1,869 euro al litro della rilevazione del 28 febbraio. Per il gasolio peggio ancora: non è mai sceso sotto i rialzi seguiti allo scoppio del conflitto, ossia ai 1,740 euro al litro.
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