A fuoco l’auto del capogruppo Pd Iacovacci. Per lui “un corto circuito”, ma i carabinieri indagano

In fiamme nella notte tra sabato e domenica l’auto del capogruppo Pd al consiglio comunale di Avellino, Ettore Iacovacci. Il diretto interessato si dice certo che si sia trattato di un corto circuito. I carabinieri stanno approfondendo le indagini

A fuoco l’auto di Ettore Iacovacci. Nella notte tra sabato e domenica, l’Haval H2 di colore blu del capogruppo del partito democratico al comune di Avellino è stata completamente distrutta da un incendio. La vettura era parcheggiata davanti alla sua abitazione di contrada Archi. L’episodio è avvenuto poco dopo le due di notte, è stato lo stesso Iacovacci ad accorgersi delle fiamme e ha avvisato immediatamente le forze dell’ordine.

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco, i caschi rossi hanno provveduto immediatamente a spegnere le fiamme, ma il rogo aveva ormai già quasi interamente carbonizzato la vettura. E ora i carabinieri indagano per verificare se possa trattarsi di una intimidazione, oppure di un semplice incidente accidentale.

Iacovacci è da tempo molto esposto politicamente, divenuto volto simbolo del Pd nel capoluogo dopo le ultime amministrative, dove ha conquistato oltre 800 preferenze, risultando il più votato in consiglio comunale, e ora a capo della commissione trasparenza. Inoltre è sindacalista del settore metalmeccanico dell’Ugl.

“Si tratta semplicemente di un corto circuito, come attestato nell’immediato dalle forze dell’ordine” le parole che ci ha rilasciato Iacovacci al telefono, respingendo dunque la possibilità che possa trattarsi di una intimidazione o di una ritorsione. Ma per i carabinieri il caso non è ancora chiuso, le indagini sono in corso. Iacovacci anni fa fu vittima di un simile episodio.

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