Covid, dopo due anni dalle prime infezioni i sintomi perdurano nel 68 per cento dei casi: i più diffusi sono affaticamento, mancanza di respiro e difficoltà di sonno

Dai test è emerso che sei mesi dopo aver contratto la malattia, il 68% ha riportato almeno un sintomo di lungo Covid. Entro due anni dall'infezione, le segnalazioni di sintomi erano scese al 55%. Stanchezza o dolori muscolari sono stati i sintomi più frequenti, passati dal 52% dopo sei mesi al 30% dopo due anni

Stando ad uno studio pubblicato su “The Lancet Respiratory Medicine” due anni dopo l’infezione da Covid-19, la metà dei pazienti che all’epoca vennero ricoverati in ospedale presenta ancora almeno un sintomo. Lo studio ha monitorato persone, pazienti di un’età media di 57 anni, che per prime, due anni fa, avevano contratto il coronavirus.

Affaticamento, mancanza di respiro e difficoltà di sonno sono i sintomi che perdurano più degli altri. Dai test è emerso che sei mesi dopo aver contratto la malattia, il 68% ha riportato almeno un sintomo di lungo Covid. Entro due anni dall’infezione, le segnalazioni di sintomi erano scese al 55%. Stanchezza o dolori muscolari sono stati i sintomi più frequenti, passati dal 52% dopo sei mesi al 30% dopo due anni.

Ad avvalorare questa tesi anche uno studio in fase molto avanzata portato avanti in Italia e presto in pubblicazione sulla rivista medico scientifica “Respiratory Medicine Research”. Oltre il 10% dei pazienti accusa affanno e respiro corto, la sensazione soggettiva di debolezza muscolare. E poi ansia, perdita del sonno e soprattutto disfunzionalità polmonare. Sintomi che passano, ma la guarigione è molto lunga.

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