Delusione Avellino, il racconto del day after
I calciatori si sono allenati: volti scuri e nessun tifoso fuori al Partenio
La sconfitta contro il Foggia è stata tanto, troppo bruciante. La piazza biancoverde ne è uscita stremata, senza forze, perché al culmine dopo una stagione sulle montagne russe, fatta di pochi sali e tanti scendi. L’eliminazione ai play-off dell’Avellino era preventivabile, pochi, forse nessuno, pensava davvero alla vittoria finale dei biancoverdi. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire, per questo la piazza mercoledì è accorsa al Partenio rendendolo pieno in ogni posto disponibile. Ed è anche per questo che la delusione al triplice fischio è stata doppia. Il Day After è stato difficile per tutti, uno di quei giorni in cui i tifosi più accesi faticano ad alzarsi dal letto e a discutere, come solitamente fanno, al bar circa la partita del giorno prima. Un giorno difficile per la proprietà, che sa bene che sarà tantissimo il lavoro da fare da qui a un mese. Una giornata non facile nemmeno per i calciatori, che dopo la magra figura di mercoledì sera, ieri nel primo pomeriggio si sono ritrovati al Partenio-Lombardi per l’allenamento. Perché si, D’Agostino è stato chiaro: i contratti saranno validi almeno fino al 30 giugno per tutti, quindi che si continui a sudare e a lavorare. Un Partenio deserto, fuori dallo stadio nessuno, nemmeno un tifoso a dire la propria ai calciatori. E l’indifferenza, in questi casi, è il sentimento peggiore che si possa ricevere, peggio anche della rabbia, della frustrazione, perché vuol dire che ogni tipo di affezione e legame nei loro confronti è totalmente sparito. I calciatori biancoverdi escono dallo stadio dopo la seduta scuri in volta, zero voglia di sorridere, in attesa di capire chi tra di loro resterà e chi andrà via. Saranno giorni difficili per tutti, per digerire un’eliminazione del genere e in generale un campionato al di sotto delle aspettative, ci vorrà tempo. Il focus da spostare in avanti, a ciò che verrà, che dovrà essere migliore di quanto visto fino ad ora. Due le opzione in questo momento: guardare in alto e alla via di uscita o continuare a scavare verso il basso: ora tutto è nelle mani della società biancoverde.
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