Fuga dalle grandi marche, attenzione agli sprechi e boom dei discount: così l’inflazione sta cambiando il nostro modo di fare la spesa
Nel 2022 le famiglie italiane spenderanno in media dai 125 ai 200 euro in più per continuare a fare la spesa al supermercato mentre la grande distribuzione aumenterà gli incassi di una cifra compresa tra 1,2 e 1,7 miliardi di euro, perdendo, però, dal 2,5% al 3,6% dei volumi venduti
Nel 2022 le famiglie italiane spenderanno in media dai 125 ai 200 euro in più per continuare a fare la spesa al supermercato mentre la grande distribuzione aumenterà gli incassi di una cifra compresa tra 1,2 e 1,7 miliardi di euro, perdendo, però, dal 2,5% al 3,6% dei volumi venduti. A delineare questo scenario è Iri, che ha rivisto le sue previsioni sull’andamento del largo consumo in Italia nel 2022 alla luce della crisi innescata dal conflitto in Ucraina.
Se nei primi due mesi dell’anno l’infalzione media ha fatto segnare un + 2,2% Iri prevede che continuerà a salire fino a crescere tra il 4,2% e il 5,8% su base annua, costringendo gli italiani a spendere dall’1,6% al 2,2% in più rispetto al 2021. Ad impattare su questo scenario, maggiori costi e maggiori incertezze sul reperimento delle materie prime e sulla tenuta delle filiere, e una crescente attenzione del cliente rispetto ai prezzi.
Conseguenza immediata è il ripiegamento dell’indice di fiducia dei consumatori che finiscono con il privilegiare negozi, marchi e prodotti meno costosi, fuggendo dalle grandi marche e cercando soluzioni nei discount dove è prevista un +7,9% le vendite. A pesare, inoltre, una crescente attenzione agli sprechi, una minore propensione a fare scorte ed il taglio delle promozioni che ha fatto perdere alla Gdo 110 milioni di euro di incassi.
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