Alto Calore, debiti in aumento ma anche i ricavi: Ciarcia prova a convincere sindaci e procura

Il 28 aprile i sindaci dell'Alto Calore convocati da Ciarcia per il voto sul bilancio, il primo dopo la richiesta di fallimento della procura. Il 2021 si chiude con -33 mln di euro, il totale della massa passiva arriva a toccare la cifra monstre di 160 mln di euro. In compenso, ricavi mai così alti. Dal Pd arriva l'indicazione di approvare il bilancio

Meno 33 milioni nel 2021, una massa passiva arrivata a toccare quota 160 milioni di euro, 12 in più rispetto all’anno precedente. Un bilancio da brividi quello che saranno chiamati a votare i sindaci dell’assemblea dell’Alto Calore il prossimo 28 aprile, convocati dall’amministratore unico Michelangelo Ciarcia.

Una sorta di ultima chiamata, visto che questo è il primo rendiconto finanziario presentato dai vertici di Corso Europa dopo la richiesta di fallimento avanzata dalla procura di Avellino lo scorso autunno. E proprio per rispondere alle criticità evidenziate dalla guardia di finanza che il 2021 segna un meno 33 milioni di euro: i dirigenti dell’Alto Calore hanno deciso di svalutare quei crediti ritenuti inesigibili dai finanzieri, prima invece apposti a bilancio pur di far quadrare i conti.

Il quadro negativo è completato dall’aumento delle spese per l’energia elettrica, salite di 8 milioni di euro rispetto al 2020 e arrivate a toccare i 21 mln di euro l’anno, destinate addirittura a salire.

Alto Calore sembra davanti a un vicolo cieco, ma Ciarcia sottolinea e punta sulle voci positive, convinto di poter invertire il trend: Alto Calore non ha mai visto infatti tanti ricavi, 55 milioni di euro grazie alle 165mila letture effettuate; una maggiore capacità di riscossione che continua a produrre utili e in caso di via libera al bilancio sarà garantita anche da Equitalia, con cui Ciarcia ha già un accordo di massima per cartelle da 20 milioni di euro. Ricavi che garantirebbero le coperture delle spese per il futuro, assieme alle nuove tariffe in aumento che risarcirebbero i maggiori costi energetici: sulla base di questi dati Ciarcia chiederà la fiducia dei sindaci, presentando anche il nuovo piano industriale.

I sindaci tremano, sapendo di essere guardati a vista dalla magistratura, mentre il Pd non tentenna, indicando ai suoi primi cittadini di votare sì al prospetto finanziario.

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