Fallimento Ixfin, amministratori condannati a risarcire 94 mln di euro: tra loro i fratelli Pugliese
Il fallimento della ex Olivetti di Marcianise nota come Ixfin. Condannati a risarcire in solido dal tribunale di Caserta gli ex amministratori della società. Tra loro i fratelli Massimo e Marco Pugliese
Fallimento Ixfin, il tribunale delle imprese di Napoli, dopo 13 anni di procedimento, ha condannato al pagamento di quasi 100 milioni di euro i vertici dell’azienda, con sede a Marcianise, passata dall’essere un gioiello dell’elettronica, che aveva raccolto l’eredità dell’Olivetti, con circa mille addetti, a scatola vuota che ingoiava milioni di euro di soldi pubblici senza riuscire a risollevarsi.
Con sentenza di primo grado i giudici hanno condannato a risarcire più di 94 milioni di euro in solido tra loro: Ennio Conchiglia, Antonio Pugliese, Marco Pugliese, Massimo Pugliese, Antonio Tuccillo, Francesco Zippo, Luigi Luppi, Cesare Luppi, Alessandra Arcari, Francesco Saverio Calò.
Tra i condannati a risarcire il fallimento Ixfin dunque anche i fratelli Pugliese. Massimo, classe 67, per quattro anni ha ricoperto la carica di presidente dell’Avellino calcio, arrivato al fallimento sotto la sua gestione. E’ attualmente detenuto in carcere con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento Elital, e ha subito una condanna a oltre due anni di reclusione per reati tributari nella gestione della Solland Silicon di Merano. Marco Pugliese, più giovane di Massimo di 4 anni, è stato deputato della XVI Legislatura (eletto nel 2008 con il Pdl), membro della VI Commissione finanze, componente della Commissione diplomatica della regione Campania per i rapporti con i Paesi del Mediterraneo. E’ stato tra i fondatori del movimento politico “Forza del Sud” con leader Gianfranco Miccichè.
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