Furbetti Genio Civile, la decisione del Gup attesa il prossimo 9 maggio

Assenteismo al Genio Civile, la difesa dei 51 dipendenti indagati chiede il proscioglimento, per assenze di durata irrisoria e, per alcuni degli imputati, anche l’essere inquadrati come lavoratori socialmente utili e non impiegati. Il prossimo 9 maggio attesa la decisione del Gup Rotondi

Durante la seconda udienza preliminare per i furbetti del Genio Civile di Avellino gli avvocati difensori dei 51 dipendenti coinvolti hanno chiesto il proscioglimento. La procura della Repubblica il 18 marzo scorso aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti.
La linea difensiva punta in alcuni casi sulla durata irrisoria delle assenze, e in altri anche sul fatto che alcuni dipendenti erano inquadrati come lavoratori socialmente utili e non come dipendenti pubblici, e per la carenza di organico avevano ricoperto mansioni che non gli competevano.
Ora il giudice deciderà il prossimo 9 maggio se accogliere la richiesta dei legali o mandare a processo i dipendenti coinvolti nell’indagine della Guardia di Finanza. Inchiesta che risale al 2018 quando, dopo la denuncia di un altro dipendente del genio civile i militari delle fiamme gialle documentarono una serie di assenze immotivate dal luogo di lavoro. Per i dipendenti coinvolti, alcuni già in pensione, l’accusa è di accusati di truffa aggravata e uso improprio del badge, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio.

I commenti sono chiusi.