Furbetti del Genio Civile, secondo la Procura sono 51 i dipendenti infedeli e oltre 1000 le ore contestate

La giustizia regionale anticipa quella ordinaria della magistratura nel caso dell’assenteismo al Genio Civile, l’inchiesta avviata nel 2018 dalla denuncia di un dipendente. 51 i rinvii a giudizio richiesti, la decisione del Gup il prossimo 8 aprile

Sono 51 i dipendenti del Genio Civile finiti nelle indagini della Guardia di Finanza di Avellino avviata nel 2018. Truffa aggravata, uso improprio del badge con l’ aggravante di aver commesso il fatto con abuso delle relazioni d’ufficio, di questi reati dovranno rispondere gli imputati che compariranno davanti al Gup del tribunale di Avellino, il prossimo 8 aprile.

Tre mesi di indagini avviate dalla denuncia di un dipendente ligio al proprio dovere, probabilmente stanco di vedere i suoi colleghi fare i furbetti, e così grazie ad appostamenti dei militari delle fiamme gialle e all’ausilio delle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno e all’esterno della sede del Genio Civile, i furbetti del cartellino sono stati incastrati. Alcuni di loro timbravano il badge e si allontanavano dal luogo di lavoro uscendo dalla porta antincendio per non farsi notare dalla portineria. Poi durante le ore che venivano retribuite svolgevano commissioni personali, c’era anche chi andava a giocare a tennis. La Procura della Repubblica contesta oltre 1000 ore di assenza ingiustificata dal luogo di lavoro. La Regione Campania si è già costituita parte civile, ora si attende la decisione del Gup sul rinvio a giudizio per i 51 furbetti.

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