Quando la sfortuna si accanisce: l’Avellino (ri)perde Maniero

Il centravanti dei lupi nuovamente costretto a fermarsi ai box

In casa Avellino la sfortuna continua a vederci benissimo. E se per i risultati sul campo qualche mea culpa andrebbe fatto, sull’ennesimo infortunio stagionale, invece, si può solo imprecare contro la malasorte. Ennesimo guaio per Riccardo Maniero, che quest’anno, per forza di cose, troppo spesso ha dovuto lasciare le sorti della squadra, dal punto di vista realizzativo, in mano ai compagni di reparto, che purtroppo, però, non si sono dimostrati al suo livello.
Delle 33 gare sin qui disputate dai biancoverdi, l’attaccante partenopeo ne ha già dovute saltare 9, e sicuramente ne perderà altre. Una sola per squalifica, al debutto stagionale contro il Campobasso, due in cui è rimasto in panchina non essendo al top, contro Virtus Francavilla e Palermo, in mezzo tre mancate convocazioni, contro Fidelis Andria, Catania e Paganese per un problema al flessore destro. Dal suo ritorno, però, sembrava essere di nuovo arrivato il suo momento, perché in 12 gare erano arrivate ben 10 reti, addirittura 8 nell’arco di sole 5 gare, in cui i lupi avevano collezionato 3 successi e 2 pareggi. Poi un nuovo stop, per un problema al polpaccio, che lo ha costretto allo stop forzato nelle gare contro Monterosi, V. Francavilla e Fidelis Andria. Tornato in extremis per la gara contro il Latina, dove ha collezionato appena 33’. Il numero 19 dei lupi non è più riuscito a incidere, in mezzo anche la positività al covid-19, che non gli ha di fatto costretto a saltare nessuna gara, essendosi negativizzato la mattina del ritorno contro il Palermo, ma che ne ha comunque condizionato le prestazioni. E poi arriviamo all’attualità, con il brutto infortunio rimediato contro l’ACR Messina che lo costringerà ad un altro, l’ennesimo stop forzato, questo davvero difficile da digerire, anche per la dinamica con cui è arrivato. Insomma, la sfortuna continua a vederci benissimo con l’Avellino e in particolare con Maniero. Quella tra l’attaccante biancoverde continua a sembrare una storia che non arriva mai al lieto fine, Ferma al ciò che poteva essere ma non è stato. La speranza, però, è sempre l’ultima a morire. E allora Chissà che la rinascita dei lupi, in qualsiasi momento avvenga, se questo o il prossimo anno, non passi per i suoi piedi, così da poter regalare un finale da sogno a lui e a chi in lui ci ha creduto e puntato tanto. Sarebbe l’epilogo che tutti i protagonisti di questa storia meriterebbero di vivere.

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