Obiettivo ripopolamento: arriva il Ddl sulla montagna: fondo di 100 milioni per il 2022 e di 200 milioni di a decorrere dal 2023
Il provvedimento introduce misure, anche fiscali, per sostenere la crescita dei Comuni montani e per contrastarne lo spopolamento. In termini complessivi con il disegno di legge prende forma una Strategia nazionale per le montagne italiane
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge di 19 articoli – “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” – collegato alla manovra di bilancio. Il provvedimento introduce misure, anche fiscali, per sostenere la crescita dei Comuni montani e per contrastarne lo spopolamento.
In termini complessivi con il disegno di legge prende forma una Strategia nazionale per le montagne italiane e in tale quadro è costituito un fondo, istituito dalla legge di bilancio, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023.
In tale quadro sono previste misure fiscali di vantaggio a favore di piccole imprese che intraprendono la propria attività nei comuni montani in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 35 anni di età. In particolare, il ddl riconosce, per i primi tre periodi d’imposta decorrenti dall’anno di inizio dell’attività, un contributo, sotto forma di credito di imposta, in misura pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito d’impresa, determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell’importo di 80.000 euro, e l’imposta calcolata sul medesimo reddito applicando l’aliquota del 15 per cento.
A queste misure si aggiungono altri strumenti, sempre sotto forma di crediti d’imposta, pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro, a favore di chi presta servizio in strutture sanitarie e socio-sanitarie di montagna e prende in locazione un immobile a uso abitativo per fini di servizio, di coloro che prestano servizio nelle scuole di montagna di ogni grado e prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio.
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