Omicidio Zeppetelli, Maglione ammette di aver sparato: “Ma non volevo uccidere”

Il complice invece, Giuseppe Moscatiello, si è detto completamente innocente: "Ho solo accompagnato Maglione, non avevo idea che avesse una pistola" le sue dichiarazioni

Ha ammesso di aver sparato ma il suo intento non era quello di ammazzare Zeppetelli. È questo quello che ha raccontato Alessio Maglione, il 31enne accusato dell’omicidio di Cervinara, durante l’interrogatorio con il gip del tribunale di Caserta Stefania Cristaldi, all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere dove è detenuto.

Supportato dall’avvocato difensore Giulia Cavaiuolo, Maglione dunque non ha negato le sue responsabilità, d’altra parte i frame delle telecamere di sicurezza del paese mostrano proprio l’uomo sparare diversi colpi di pistola nei confronti di Zeppetelli. Ma Maglione davanti al giudice ha affermato di aver indirizzato i colpi alle gambe, con l’intento dunque di non provocare la morte della vittima. Una lite finita male dunque secondo la sua versione dei fatti.

Maglione ha risposto per oltre un’ora a tutte le domande del magistrato, contestando in particolare le pesanti aggravanti di cui è accusato, ovvero premeditazione e modalità mafiosa: secondo il 31enne la premeditazione non esiste perché l’accaduto è stata frutto di una colluttazione, di una lite imprevista tra i due; men che meno la modalità mafiosa quindi, dato che non era sua intenzione, secondo la sua versione, arrivare a quel gesto tanto eclatante.

E ha risposto alle domande del gip anche il suo complice, il 20enne Giuseppe Moscatiello, anche lui accusato di omicidio in concorso. Assistito dal suo legale, l’avvocato Luigi Petrillo, Moscatiello si è professato assolutamente innocente: al magistrato ha infatti raccontato di aver semplicemente accompagnato Maglione all’appuntamento con Zeppetelli, come gli aveva chiesto l’amico, e che non aveva minimamente idea di quello che sarebbe successo da lì a poco, non sapendo nemmeno che Maglione avesse con sé una pistola. Ha poi reagito con la fuga, assieme all’amico, mosso solo dalla paura dell’accaduto, ha concluso la sua versione. Al termine il gip ha convalidato l’arresto per entrambi

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