Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello, chi sono i presunti killer e complice dell’omicidio Zeppetelli
Alessio Maglione, il 31enne di Cervinara accusato dell’omicidio di Nicola Zeppetelli è il figliastro del boss del clan Massaro Michele Rivetti, all’ergastolo per aver ucciso la moglie, Elisa Affinito, madre in prime nozze del giovane assassino, il quale si era rifugiato proprio nella villa del patrigno
Complice e killer di Nicola Zeppetelli hanno alle spalle già precedenti di polizia e storie di violenze.
Alessio Maglione, 31enne di Cervinara nel maggio dello scorso anno era stato arrestato per un episodio di cronaca ad Airola: il giovane non avendo la mascherina venne richiamato dai carabinieri, li aggredì violentemente lanciando anche uno sgabello contro la macchina dei militari.
Il 21enne Giuseppe Moscatiello, poco meno di un anno fa, fu protagonista di una rissa con accoltellamento ad Airola, venne denunciato per lesioni personali e porto abusivo di arma da taglio. Giovanissimo ma un vero e proprio bad boy con profili social che poco lasciano all’immaginazione, con video di soldi e musica in stile Gomorra napoletana, la sua famiglia non ha nulla a che fare con ambienti delinquenziali la madre è un insegnante il padre lavora all’Agenzia delle Entrate.
Alessio Maglione invece è il figliastro di un boss del clan Massaro. Sua madre, Elisa Affinito, aveva sposato in seconde nozze Michele Rivetti, detto o’Micheloggio e da lui è stata assassinata per motivi di gelosia. Per questo il boss si trova in carcere dove sta scontando l’ergastolo per omicidio. Il clan Massaro è da considerarsi attiguo al clan Pagnozzi, con il quale dividevano e controllavano gli affari nella Valle Caudina.
I due giovani dopo aver ucciso Zeppetelli si sono rifugiati in provincia di Caserta, in una villa ad Arienzo di proprietà del boss. Per questo la zona era attenzionata dagli investigatori per ritrovare i due latitanti che lì avrebbero potuto avere appoggi e coperture.
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