Il Governo fa marcia indietro e salva il Superbonus: iva e costi extra restano fuori dai massimali

Palazzo Chigi ha fatto marcia indietro, rispetto all’ipotesi di ricomprendere nei tetti elementi che, da soli, valgono tra il 40% e il 50% del costo totale dei lavori. Una decisione che avrebbe falcidiato il superbonus visto e considerato una volta superati i livelli fissati dai massimali non è possibile chiedere la detrazione

Il governo ha salvato il superbonus. Il decreto approvato nella giornata di ieri fissa i nuovi massimali unitari per le asseverazioni di congruità dei prezzi, relative ai lavori di efficientamento energetico degli edifici. Contrariamente alle previsioni, l’Iva, gli oneri professionali e i costi di posa in opera restano esclusi anche dalle nuove tabelle e dunque non rientrano nei tetti. Palazzo Chigi ha dunque fatto marcia indietro, rispetto all’ipotesi di ricomprendere nei tetti elementi che, da soli, valgono tra il 40% e il 50% del costo totale dei lavori. Una decisione che avrebbe falcidiato il superbonus visto e considerato una volta superati i livelli fissati dai massimali non è possibile chiedere la detrazione.

In buona sintesi, dunque, i massimali individuati dal decreto aggiornano quelli vigenti per l’ecobonus  aumentandoli almeno del 20% in ragione dell’impennata delle materie prime.

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