Atripalda e il “focarone” di San Sabino / Ritorno di fiamma
È da sempre simbolo di purificazione, ed ha la funzione ancestrale di riscaldare la terra ed invogliare il ritorno della primavera. Il falò è questo e molto altro, e diventa componente essenziale della vita delle comunità che ne custodiscono la tradizione. Ad Atripalda i falò diventano “focaroni”, ma il loro potere simbolico ed aggregante non cambia. Gli abitanti di ogni quartiere si riuniscono fieramente intorno al loro, e lo coccolano, ed ogni anno rinnovano un appuntamento fatto di piccoli rituali, cominciando dal posizionamento delle fascine per finire alla scelta del menù “alla fiamma” che concluderà la serata. Questi anni pandemici hanno purtroppo interrotto questo come tanti altri appuntamenti religiosi e non, ma l’essenza del rito si conserva e perpetua anche con una lieve fiammella. Ed è così che ieri l’unico focarone acceso, in piazza, ha sancito un simbolico ritorno all’aggregazione ed ha catalizzato le attenzioni e le emozioni di tutti. I quartieri non si sono illuminati, ma il cuore del paese ci ha visto nuovamente vicini, nuovamente uniti. Un solo fuoco, una sola comunità. Dopo anni che ci hanno visto forzatamente distanziati, in fondo è giusto così.
W S. Sabino.
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