Metro leggera e parcheggi, se il sindaco Festa dà la colpa…a sè stesso

I parcheggi che saltano per colpa della metro leggera. Il sindaco Festa in diretta facebook scarica le responsabilità sugli amministratori del passato: ma ad approvare quelle carte fu l'allora, come ora, assessore ai lavori pubblici Antonio Genovese, nella giunta Galasso che annoverava lo stesso Gianluca Festa e il suo "socio" politico Livio Petitto. Insieme, nel 2012, promisero: "L'anno prossimo sarà pronta". Dieci anni dopo, siamo ancora al...palo

Così parlò il sindaco Festa ieri nella diretta, commentando la notizia che vi abbiamo anticipato ieri, sul fatto che per avviare la metro leggera l’amministrazione sarà obbligata a creare delle corsie preferenziali per il suo passaggio, cosa che comporterà a Corso Europa e Corso Umberto l’eliminazione di un centinaio di posti auto. Una previsione, come ricorda il sindaco, da progetto originale; il problema che vi abbiamo sottolineato è che in 20 anni nessuno a palazzo di città si è preso la briga di trovare una alternativa, attraverso un piano di mobilità o mettendo a disposizione altri parcheggi. Si arriva dunque inermi e impreparati alla meta.

Ma quel che maggiormente diverte, nella presa di posizione del sindaco, è che a suo dire la colpa è delle amministrazioni passate, che hanno progettato l’opera così com’è. E facendo un piccolo passo indietro nel passato, indovinate che troviamo? Questo articolo di Irpinianews del 2008 (vedi video), in cui si scopre che la progettazione esecutiva della metro, con tanto di corsie preferenziali dunque, fu approvata, pensate un po’ voi, dall’allora assessore ai lavori pubblici Antonio Genovese, che guarda caso è lo stesso di oggi. E che lavorava fianco a fianco a quel tempo, con i suoi colleghi della giunta Galasso: in particolare Livio Petitto e guardatelo un po’, sempre sorridente, l’allora assessore Gianluca Festa. Qui (vedi video) sono ritratti in un articolo di Orticalab del 2012 dove promettevano la conclusione dell’opera nel 2013.

Insomma il Festa di oggi che se la prende con il Festa di ieri.e non solo. Oggi addirittura si descrive come il salvatore che evita dal fallimento il comune: “Avviando la metro dopo 20 anni – spiega – non dovremo restituire i 20 mln di euro di finanziamenti, che porterebbero al collasso le casse comunali” le sue parole.

Ricapitolando: loro scelgono il progetto, producono ritardi, creano il danno, risolvono alla bell’e meglio dopo 20 anni, e poi chiedono in diretta Facebook perfino di essere ringraziati. E magari votati ancora una volta. Ma, pali e fili stavolta a disposizione e funzionanti, forse qualcuno, quando la prossima occasione lo prevederà, sarà costretto ad attaccarsi al tram, pardon, alla metro leggera

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