L’inchiesta sulle false vaccinazioni a Napoli: tra gli indagati ci sono anche tre irpini
L’inchiesta sulle false vaccinazioni a Napoli: tra gli indagati ci sono anche tre irpini
Anche tre irpini hanno pagato 150 euro per la falsa somministrazione del vaccino anticovid nel sistema illegale messo in piedi a Capodimonte. Sono dipendenti del ministero della Pubblica Istruzione residenti in un piccolo comune dell’hinterland, obbligati per legge a sottoporsi all’immunizzazione che hanno ottenuto il green pass senza vaccinarsi.
Il tutto monitorato dai carabinieri e la falsa inoculazione, avvenuta il 17 dicembre, è stata ripresa anche dalle telecamere piazzate nell’hub della Fagianeria.
Si tratta dell’ inchiesta dei carabinieri del Nas coordinata dal Pm Henry John Woodcock che ha portato alla luce un comitato d’affari messo in piedi da un infermiere vaccinatore di 41 anni, Giuliano Di Girolamo, e dal 55enne operatore socio sanitario Rosario Cirillo. I due sono in carcere per corruzione, falso e peculato.
I tre irpini fanno parte dei circa 40 no vax indagati a piedi a libero che dopo aver dato i soldi ai due, hanno di finto di ricevere l’iniezione che invece finiva in un batuffolo di cotone. Una simulazione che però ha consentito loro di ottenere il green pass e di eludere il dovere giuridico e civico della vaccinazione. Ora alla Procura la decisione sul rinvio a giudizio
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