Cambiano le regole per chi viaggia in Europa: non conterà più l’andamento della pandemia nel Paese di provenienza ma lo status personale del cittadino. Nessuna restrizione per vaccinati, guariti o negativi al tampone
Le persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o in possesso di un test al Covid negativo, non potranno essere costrette a nuovi test o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese di origine
L’Unione europea si prepara a varare nuove regole per chi viaggia in tempo di pandemia. Non varrà la mappa del contagio, criterio principale utilizzato fino ad oggi per definire le aree più colpite dalla pandemia Covid 19 e dunque sottoposte a maggiori restrizioni di viaggio, ma si passerà ad un approccio “individuale”, nel senso che conterà lo status personale del cittadino e non l’area di provenienza.
In buona sintesi, le persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o in possesso di un test al Covid negativo, non potranno essere costrette a nuovi test o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese di origine. La validità del green pass ottenuto grazie al ciclo vaccinale resta di “nove mesi”, così come si confermano i 180 giorni di libera uscita garantiti dal certificato di guarigione.
Si cambia, inoltre, anche per quel che concerne i tamponi. Se il risultato del molecolare resterà valido per 72 ore, la durata dell’antigenico sarà dimezzata, passando da 48 a 24 ore.
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