I conti senza Omicron

Per i lavoratori privati e per i fragili dal primo gennaio di quest’anno la quarantena non è più malattia. L’impennata di contagi spinge il governo a ripensarci

Il 2022 è iniziato male, molto male, per i tantissimi lavoratori dipendenti privati che a causa dell’impennata di contagi determinata da Omicron sono risultati positivi e, dunque, sono stati costretti alla quarantena precauzionale. Dal 1 gennaio, infatti, i lavoratori che si trovano in questa condizione non hanno più diritto all’indennità di malattia riconosciuta dall’Inps. Stesso discorso per i lavoratori fragili, pubblici e privati, per i quali l’assenza dal lavoro a causa di una patologia certificata non è più assimilata al ricovero ospedaliero, e quindi non dà diritto all’indennità economica. Fino allo scorso anno la quarantena dei dipendenti del settore privato era assimilata alla malattia ed in ragione di questo principio sono stati sostenuti circa 550.000 lavoratori in quarantena, con circa 200 milioni di costo. La decisione di non riconoscere più l’indennità per quarantena da Covid è stata assunta, evidentemente, con troppa leggerezza ed il numero crescente di lavoratori che in queste settimane si sono visti costretti alla quarantena starebbe spingendo il governo ad investire nuove risorse per rifinanziare il Fondo indennità per malattia.

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