Per l’Agenzia delle Entrate la pandemia è ormai un lontano ricordo. L’obiettivo per il 2022 è quello di tornare ai livelli del 2019

Lo strumento principale su cui l’Agenzia delle Entrate punterà per nuovi accertamenti e modalità di incasso sarà quello delle lettere di anomalia. Che potrebbe trasformarsi in un accertamento immediatamente esecutivo

Per il Fisco italiano la pandemia è ormai un ricordo. L’obiettivo per il 2022, infatti, è quello di centrare lo stesso target del 2019, quando il recupero dell’evasione raggiunse quota 17,73 miliardi di euro per un totale di 524.387 accertamenti. Un ritorno delle attività a livelli pre – pandemici se si considera che nel 2020 l’Agenzia riuscì a chiudere l’anno con 10 miliardi di recuperi e che nella convenzione 2021, presentata al ministero dell’economia, aveva indicato, prudenzialmente, gli obiettivi in 15,8 miliardi di euro. Lo strumento principale su cui l’Agenzia delle Entrate punterà per nuovi accertamenti e modalità di incasso sarà quello delle lettere di anomalia. Si prevede per il 2022 un incremento di invii del 15%, rispetto sempre al 2019, quando furono spedite 2,1 mln di comunicazioni. A conti fatti per il 2021 dovrebbero partire 2.415.000 di lettere. Ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Il numero di comunicazioni da inviare nel triennio 2022-2024 è talmente elevato da non risultare gestibile in sede accertativa, viste le risorse umane e strumentali nella disponibilità dell’Agenzia delle entrate e il ridotto numero di soggetti che, sulla base dell’esperienza pregressa, si presume si ravvedrà o fornirà elementi giustificativi. La soluzione sulla quale si starebbe ragionando è quella di rendere la lettera di anomalia un accertamento immediatamente esecutivo.

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