L’Avellino 12 mesi dopo: meglio o peggio?
Il paragone a un anno di distanza
L’Avellino attende il ritorno in campo. Come tutta la Serie C, anche i biancoverdi dovranno pazientare per tornare nuovamente a giocare, visti i quasi 200 casi covid che hanno colpito la terza serie. Prime due giornate del 2022 dunque rimandate, un deja vu, perché ricorda, e non poco, quanto accaduto un anno fa con una stagione particolarmente difficile dal punto di vista dei contagi.
Ma un anno fa, allo stesso punto del campionato, come stava l’Avellino? I biancoverdi oggi sono fermi alla prima giornata di ritorno, cioè alla 20esima del campionato. Lo scorso anno la prima partita dopo il giro di boa corrispose con la 19esima gara disputata per gli irpini, vista l’esclusione per il Trapani a campionato avviato.
La situazione di punti non era dissimile: 19 partite e 34 punti collezionati. Oggi, dopo 20 match, i biancoverdi hanno messo in cascina 35 punti. Decisamente più notevole il distacco dal primo posto nello scorso campionato, quando la Ternana volava e a questo punto della stagione aveva già preso il largo. L’Avellino si trovava a -15 dalla capolista nonché a -7 dal Bari secondo.
Oggi i lupi sono sempre al terzo posto, ma in una condizione favorevole poiché a -2 dal Monopoli secondo e a -9 dal Bari primo. Questione di prospettive però, perché la situazione in classifica dopo un anno non è dissimile, ma nella passate stagione, a differenza di quella in corso, l’obiettivo non era arrivare primi in graduatoria.
Servirà, in questo senso, manforte anche dal mercato: lo scorso gennaio i biancoverdi si assicurarono Baraye, che non diede un grande apporto, ma anche e soprattutto Illanes e Carriero, che furono decisivi nella seconda fase della stagione e portarono i lupi ad un soffio dal secondo posto in classifica. Se anche stavolta i colpi di mercato riusciranno a far svoltare la squadra non è ancora dato saperlo, bisognerà aspettare ancora un po’.
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