Buon anno dalla nostra Irpinia

La pandemia quest’anno non era più una novità, il 2021 è cominciato senza brindisi in compagnia, ognuno a casa propria al massimo qualche augurio in videochiamata.

La Campania si è tinta di giallo, arancione e rosso fino alla primavera, costringendoci ad assistere al primo carnevale della storia che è avvenuto dietro uno schermo.

Poi finalmente uno spiraglio di luce, il bel tempo ci ha aiutato ma soprattutto l’impatto della campagna vaccinale lentamente ci ha riportato fuori dalle case.

Dante è tornato tra noi a 700 anni dalla sua morte e in tanti modi diversi. I cinema hanno riaperto le porte ai fedelissimi, così anche i musei e i teatri. Lentamente la cultura è tornata protagonista dei nostri spazi con una grinta nuova e, da un certo punto di vista, anche rigenerata.

I vigneti ci hanno quasi fatto da spiaggia in un’ estate in cui la nostra città ritrovata ci è sembrata più bella che mai.

Nel 50esimo anniversario del Conservatorio “D.Cimarosa” ad Avellino è nata l’Orchestra cittadina e Vinicio Capossela ha sentito forte il richiamo alla sua terra d’origine: qui ha presentato il suo ultimo libro “Eclissica” e poco dopo è ritornato in Irpinia, al Teatro Gesualdo, con la sua “Bestiale Comedìa” il suo viaggio dantesco fatto di diavoli, lupi e janare.

L’arte però non vuole dimenticare, le immagini dell’anno in cui la nostra vita improvvisamente è cambiata sono diventate opere che vogliono rendere giustizia ai sacrifici di ognuno di noi, così come la cultura non ha voluto dimenticare chi non è più tra noi ma nei nostri cuori ci sarà sempre.

Forse il 2021 è stato un anno di transizione, quello in cui si è capito che bisogna seminare mettendo buone cause, come la nascita della CLT Laudato Sì – San Ciro, proprio in linea con il pensiero del nostro Vescovo, il quale ci ha ricordato che la terra è di Dio e noi dovremmo essere come contadini che la coltivano con amore.