Smart working, via libera al protocollo del settore privato: patto scritto con il datore di lavoro, nessun orario di lavoro, nessuno straordinario ma solo obiettivi da raggiungere
L’accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore deve corrispondere alle norme previste dalla contrattazione collettiva e un eventuale rifiuto del lavoratore di aderire al lavoro agile possa determinare il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, o giustificare un procedimento sul piano disciplinare
Via libera al protocollo sul lavoro agile del settore privato. L’adesione del lavoratore rimane volontaria e subordinata alla sottoscrizione di un patto scritto con il datore di lavoro. Nessun orario di lavoro, nessuno straordinario ma solo obiettivi da raggiungere. In caso di ferie, di malattie e altri permessi, il lavoratore può spegnere i dispositivi e non rispondere alle eventuali comunicazioni aziendali. Programmato, infine, un incentivo pubblico a favore delle aziende.
L’accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore deve corrispondere alle norme previste dalla contrattazione collettiva e un eventuale rifiuto del lavoratore di aderire al lavoro agile possa determinare il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, o giustificare un procedimento sul piano disciplinare.
La durata dell’accordo può essere a termine o a tempo indeterminato. In ogni caso, con giustificato motivo, ciascuna delle parti può recedere prima della scadenza del termine, nel caso di accordo a tempo determinato, o senza preavviso nel caso di accordo a tempo indeterminato.
I commenti sono chiusi.