Corsa ai vaccini, perché non utilizzare intensivamente le farmacie?
La quarta ondata, la terza dose a 5 mesi e le nuove varianti: è corsa ai vaccini, le farmacie utile strumento per accelerare le vaccinazioni
C’è bisogno di accelerare con le vaccinazioni, perché la domanda continuerà a crescere nelle prossime settimane. Sul nostro territorio circa 110 farmacie su 152, in base ad una convenzione tra Federfarma e Asl, hanno accettato, già quest’estate, di somministrare al loro interno le dosi di vaccino anti-covid.
In base all’accordo, all’interno delle farmacie che hanno aderito, sono stati allestiti dei poli vaccinali. Il personale è stato formato con dei corsi di formazione del Ministero della Salute, sono stati acquistati dispositivi di protezione e materiale necessario a fronteggiare situazioni di emergenza. Le farmacie che hanno aderito sono state oggetto di ispezione da parte della Asl, finalizzata al controllo dell’adeguamento dei locali. A giugno, insomma, era già tutto pronto. Ai farmacisti sarebbe stato riconosciuto un ristoro di €6 a prestazione e nell’ importo sarebbero state comprese le spese sostenute dalla farmacia per i materiali di consumo( siringhe, disinfettanti, camici monouso per i farmacisti vaccinatori, guanti, ecc).
L’utilizzo delle farmacie per la somministrazione renderebbe possibile un’ eccellente distribuzione del servizio sul territorio che non constrigerebbe i cittadini a file estenuanti. E dunque perché non utilizzare intensivamente le farmacie?
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