Solofra, l’attentato al maresciallo dei carabinieri
Sull'episodio della scorsa notte intanto indagano i militari della compagnia cittadina agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli
Solofra, attentato contro il vicecomandante della stazione dei carabinieri di Montoro. L’autovettura, una fiat panda di colore rosso di proprietà della moglie del maresciallo Salvatore De Maio e che spesso utilizza anche il sottufficiale, era parcheggiata in strada. Poco distante dall’abitazione del militare. Le fiamme, nessun dubbio sulla natura dolosa, sono state appiccate alla parte posteriore del veicolo. L’intervento, provvidenziale, di una “gazzella” del nucleo radiomobile della Compagnia di Solofra ha evitato che il rogo si estendesse. I militari, infatti, grazie agli estintori dei quali è dotato l’auto di servizio sono riusciti a domare le fiamme. Sotto il veicolo sono state rinvenute due “cipolle”, due grossi petardi. Evidentemente chi ha appiccato le fiamme sperava che il rogo facesse deflagrare anche i due petardi artigianali per provocare danni ancora più gravi. E pesanti.
Solo l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. Sul posto anche gli artificieri che hanno rimosso i due grossi petardi e li hanno fatto brillare in una cava della cittadina conciaria. Un episodio inquietante che ha tutte le caratteristiche di una intimidazione al vicecomandante dei carabinieri di Montoro. Nel 2013 al maresciallo fu incendiata un’altra autovettura proprio a Montoro. All’epoca il militare stava conducendo una indagine su un traffico di stupefacenti nel montorese. Quattro gli arresti. A due di loro venne attribuita anche la responsabilità dell’incendio dell’autovettura.
Sull’episodio della scorsa notte intanto indagano i carabinieri della compagnia di Solofra agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli. Sul tavolo degli investigatori varie ipotesi compresa quella dell’atto intimidatorio compiuto ai danni del militare. Un carabiniere che svolge con grande professionalità il suo lavoro. E la sua azione potrebbe aver dato fastidio a qualche delinquente.
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