ORA ALZIAMO LA VOCE NOI “SI’ VAX”
Facciamo pure tutti gli scongiuri necessari e ognuno liberamente si scelga quello che più gli aggrada. La sostanza, comunque, non cambia: giorno dopo giorno si fa sempre più probabile la “quinta ondata” di questa maledetta pandemia.
Possiamo ragionarci su tutto il tempo che vogliamo, nemmeno in questo caso cambia la sostanza: ci ritroviamo, non certo punto e a capo, ma di sicuro nuovamente immersi nel rischio che contagi e ricoveri aumentino a dismisura, che ci siano altre vittime, altre “chiusure” ancorché parziali, con l’inevitabile conseguenza di limitazioni delle nostre libertà.
La ripresa di diffusione del Virus era stata ampiamente prevista. Soltanto qualche scienziato venditore di fumo e d’ottimismo, oltre che di apparizioni televisive ben pagate, s’era spinto a dichiarare l’uscita definitiva dal tunnel, “Fiat lux” raggiante promessa.
I più avveduti, quelli che non devono ingraziarsi il paziente morente dicendogli che invece sta bene, avevano detto e ripetuto che il vaccino sarebbe stato l’unica via d’uscita per evitare il peggio ma non per debellare il Virus; ed avevano avvertito che avremmo visto definitivamente la luce soltanto se al siero si fossero accompagnati comportamenti adeguati.
Sono accadute –diciamolo in tutta onestà – due cose decisamente inappropriate. La prima, meno grave, perfino comprensibile: ci siamo “allentati”, con le mascherine, con gli assembramenti, con piccole imprudenze che in qualche misura hanno aiutato il virus a circolare. La stanchezza, dopo 20 mesi di “prigionia”, ha preso il sopravvento, umanamente ci siamo riposati un po’. Tuttavia, siamo stati bravissimi, noi stragrande maggioranza di italiani, ad accettare e incoraggiare le vaccinazioni, a vincere la paura degli “effetti indesiderati”, perfino quelli letali ancorché rarissimi. Insomma, per farla breve e diretta, abbiamo dato prova di civiltà e di responsabile senso di comunità.
C’è stata invece – e siamo alla seconda cosa inappropriata, grave, anzi gravissima, devastante – una minoranza di italiani che si è messa di traverso rifiutando il vaccino, così consentendo al Virus di continuare a circolare, di “prendere fiato”, di rimettersi a correre. Questa minoranza – irresponsabile, egoista, incivile – ha vanificato in parte non trascurabile i sacrifici fatti dalla stragrande maggioranza degli italiani, non consentendo di raggiungere e consolidare l’immunità di gregge che ci avrebbe oggi evitato la quinta ondata.
Non solo. Nel civilissimo e paziente silenzio della maggioranza di italiani responsabili, le “bande” dei No Vax hanno ritenuto di potere e dovere alzare la voce, creare disordini, vestirsi d’inciviltà, in nome e per conto di una assurda idea di “Libertà”: la libertà di nuocere a tutti gli altri, fino a metterne in gioco la vita, pur di soddisfare i propri bisogni, i propri egoismi, il proprio cinismo.
Da qualche giorno – partendo da Milano e da Trieste – è nato e sta crescendo il movimento dei Sì Vax, ovvero della maggioranza responsabile e civile degli italiani. Certo, si arriva con un po’ di ritardo: avessimo alzato la voce mesi fa, noi italiani disciplinatamente vaccinati contro il Covid e contro ogni irrazionale paura, oggi non saremmo in queste condizioni. Ma niente è perduto: ci tocca riprendere la corsa, con la terza dose, con qualche tempo di mascherina in più, con le accortezze necessarie. E soprattutto alzando la voce, senza più abbassarla, stavolta, per farci sentire in particolare da loro: i No Vax di fede e professione, irresponsabilmente “No Vita”.
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