Green pass in azienda, il paradosso della norma: se il lavoratore senza certificazione è controllato dopo l’accesso, per i giorni successivi può chiedere i riposi

L’opzione, però, è inibita al lavoratore controllato prima dell’accesso, perché le Linee guida del Ministero, in linea con quanto dispone la norma, precisano che il lavoratore è assente ingiustificato fino all’esibizione della certificazione verde valida. Detta altrimenti, se la verifica avviene prima dell’ingresso il lavoratore sprovvisto di green pass risulterà assente ingiustificato fino a quando non presenterà la certificazione

Se il lavoratore è sprovvisto di Green pass dopo l’accesso in ufficio o in azienda va allontanato ed è assente ingiustificato. Per le giornate diverse da quella interessata, però, quel lavoratore può fruire degli istituti contrattuali di assenza retribuiti. Potrebbe chiedere, ad esempio, un periodo di ferie. L’opzione, però, è inibita al lavoratore controllato prima dell’accesso, perché le Linee guida del Ministero, in linea con quanto dispone la norma, precisano che il lavoratore è assente ingiustificato fino all’esibizione della certificazione verde valida. Detta altrimenti, se la verifica avviene prima dell’ingresso il lavoratore sprovvisto di green pass risulterà assente ingiustificato fino a quando non presenterà la certificazione.

Il punto è che il Green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza necessità di allontanamento del possessore. E al datore di lavoro è data la scelta di verificare il possesso del Green pass tanto prima quanto dopo l’accesso.

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