Da Quota 100 a Quota 102 o 104. Pensioni, ecco cosa prevede il piano del governo
Possibilità di uscita, solo per il 2022, con 64 anni d’età e 38 anni di contribuzione ai lavoratori in parte o totalmente “retributivi”. Per il 2023, invece, pensionamento a 66 anni d'età e 38 di contributi
Sulle pensioni il governo ha ormai tracciato la rotta: solo per il prossimo anno, il 2022, sarà concessa la possibilità di uscita con 64 anni d’età e 38 anni di contribuzione ai lavoratori in parte o totalmente “retributivi”. A conti fatti si passa da quota 100 a quota 102, visto che per i soggetti interamente contributivi, ovvero per chi ha cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, la possibilità di pensionamento anticipato a 64 anni è già prevista. Quota 102 che nel 2023 si trasformerebbe in Quota 104 per soli 12 mesi prima di rientrare nel 2024 in toto nel solco della riforma Fornero.
Non sarebbero più di 50mila, stando alle prime stime, i lavoratori interessati a quota 102. Dalla misura, infatti, non potrebbero accedere i lavoratori rimasti esclusi per età da Quota 100 (62 anni la soglia anagrafica e 38 anni quella dei versamenti). Ancora più residuale la platea di Quota 104, che dovrebbe scattare, come detto, con pensionamenti con almeno 66 anni d’età e 38 di contributi.
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