Cartelle fiscali, sulla testa di imprese e cittadini il conto delle cartelle sospese dall’emergenza sanitarie: diciotto rate da pagare entro giovedì. Si spinge per un nuovo rinvio
I contribuenti saranno chiamati a versare in unica soluzione l’importo di tutte le somme iscritte a ruolo congelate dal Covid e la rata, originariamente dovuta entro il 31 luglio 2020, della rottamazione ter e del saldo e stralcio
Scadono giovedì 30 settembre i termini per saldare il conto delle cartelle sospese dall’emergenza pandemica. I contribuenti saranno chiamati a versare in unica soluzione l’importo di tutte le somme iscritte a ruolo congelate dal Covid e la rata, originariamente dovuta entro il 31 luglio 2020, della rottamazione ter e del saldo e stralcio. In questo caso, però, vale la regola dei cinque giorni di tolleranza e quindi si potrà saldare fino al 5 ottobre.
Imprese e cittadini, dunque, sono obbligati a reperire la liquidità necessaria per dover pagare tutte le 18 rate sospese e non decadere dal piano di rateizzazione dei debiti. I contribuenti in difficoltà, però, hanno la possibilità di versare entro il termine del 30 settembre un numero di rate tale sufficiente a non sforare il limite delle 10 rate non pagate, oltre il quale si decade dal piano di rateizzazione.
Non si esclude, alla luce delle pressioni di questi giorni, un ulteriore slittamento dei termini con un decreto ad hoc.
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