Green Pass, oltre 4 milioni di lavoratori senza prima dose. Dieci giorni di tempo per mettersi in regola con il nuovo decreto

Il tampone resta un’alternativa alla vaccinazione o alla guarigione da Covid, ma in questo caso il certificato verde vale solo 48 ore, almeno se si ottiene con il test rapido antigenico che si fa a esempio in farmacia e la cui risposta arriva in 10 minuti

Stando a quanto affermato dal Commissario all’emergenza sanitaria Paolo Figliuolo, subito dopo il varo del decreto in consiglio dei ministri che ha introdotto l’obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro – pubblici  e privati – si è registrato un incremento del 35% delle vaccinazioni e una crescita delle prenotazioni dal 20% al 40%. L’obbligo di green pass, come noto, scatta a partire dal 15 ottobre. Chi sceglie il vaccino per ottenere il certificato verde, dunque, ha tempo fino a fine settembre per far valere il pass che diventa valido solo 15 giorni dopo la prima dose. Solo dieci, a conti fatti, i giorni a disposizione.

Secondo le stime ufficiali del Governo ci sono ancora 4,1 milioni di lavoratori sprovvisti di green pass. Il rischio che il sistema possa andare in difficoltà è dunque tutt’altro che remoto. Giova ricordare che il tampone resta un’alternativa alla vaccinazione o alla guarigione da Covid, ma in questo caso il certificato verde vale solo 48 ore, almeno se si ottiene con il test rapido antigenico che si fa a esempio in farmacia e la cui risposta arriva in 10 minuti.

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