Senza green pass non si potrà più lavorare, né svolgere volontariato o attività di formazione
A partire dal 15 ottobre la certificazione verde sarà obbligatoria per tutti: imprenditori, autonomi, dipendenti, professionisti, co.co.co., prestatori occasionali, volontari e domestici
Nessuna eccezione. Stando alla bozza di decreto legge approvata ieri dal consiglio dei ministri, a partire dal 15 ottobre, per accedere nei luoghi di lavoro, tutti, imprenditori, lavoratori autonomi, dipendenti, professionisti, co.co.co., prestatori occasionali, volontari e domestici dovranno avere la il green pass. Senza non si potrà più lavorare, né svolgere volontariato o attività di formazione.
Spetterà ai datori di lavoro fare i controlli, anche a campione, con procedure da definire entro metà ottobre, mediante «soggetti incaricati» formalmente in azienda. Chi è colto senza il green pass sarà sospeso da lavoro, privato di ogni forma di retribuzione, ma conserverà il posto. Chi, invece, si recherà a lavoro anche senza green pass, oltre a subire una sanzione da 600 a 1.500 euro, dovrà affrontare pure le conseguenze disciplinari vigenti in azienda (compreso il licenziamento).
L’obbligo riguarderà «chiunque svolge attività lavorativa nel settore privato», non solo lavoratori dipendenti, che lavorano in fabbrica e uffici alle dipendenze di un «datore di lavoro», ma anche gli autonomi, i professionisti, gli artigiani , agli occasionali, sino ad includere chi svolge «la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato».
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