Quelle fontanelle rotte ovunque simbolo di una città nel degrado

Dopo aver analizzato le strutture sportive, continuano i servizi di segnalazione tra i disservizi e l’abbandono di Avellino. Abbiamo fatto un giro in città alla ricerca di una fontanella per l’acqua funzionante. Il risultato del nostro sondaggio è stato pessimo. Dal centro alle periferie ruggine, rifiuti e mancata manutenzione la fanno da padrona.

Se per la manutenzione straordinaria di campetti e strutture sportive ci vogliono fondi, per quella ordinaria ci vuole solo tanta buona volontà. E purtroppo anche questa sembra mancare ad Avellino.

Abbiamo fatto un giro nel capoluogo alla ricerca di una fontanella per l’acqua funzionante. Il risultato del nostro sondaggio però è stato pessimo. Nelle ville comunali, a Parco Santo Spirito, Parco di Nunno e Borgo Ferrovia le fontanelle sono state rotte o chiuse senza una valida motivazione. Da simbolo di parchi e quartieri, presto si sono trasformate in ricettacolo di rifiuti.

Storia diversa ma che sa ancora più dell’incredibile, l’abbiamo trovata a via Giuseppe Cappuccio, nei pressi dell’autostazione e della questura. Qui, dopo i lavori di rifacimento dei marciapiedi di qualche anno fa, le fontanelle non sono mai entrate in funzione.

Eppure per un comune la spesa per metterle a posto sarebbe minima mentre i benefici per i cittadini massimi. Soprattutto durante le torride estati degli ultimi anni, una fontanella funzionante potrebbe essere un grande sollievo per tutti, dai bambini agli anziani.

È meglio poi non aprire il capitolo delle grandi fontane. Quelle della villa dell’ex distretto sono in disuso da anni nonostante le promesse dell’amministrazione mentre quelle di piazza Libertà diventano puntualmente verdi a causa della scarsa manutenzione. Vedere queste fontane arrugginite, rotte e abbandonate è davvero un colpo all’occhio per il decoro di Avellino, capoluogo Irpinia, terra dell’oro blu.

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