Inviato un proiettile di pistola al direttore generale del Moscati
Grave atto intimidatorio nei confronti del manager della cittá ospedaliera Renato Pizzuti. Ieri mattina ha ricevuto una lettera con un proiettile, indaga la polizia, la procura ha aperto un'inchiesta. Il primo commento del dg: "Gesto incomprensibile. La nostra attività andrà avanti come fatto finora, con serietà, concretezza, coerenza e trasparenza"
Una cartolina con frasi sconnesse, accompagnata da un proiettile. Destinatario: “Al direttore generale dell’ospedale Moscati”. Inquietante atto intimidatorio nei confronti del manager dell’ospedale Renato Pizzuti.
L’episodio è avvenuto ieri mattina. Presso la posta dell’ospedale di Contrada Amoretta è arrivata un plico per raccomandata, indirizzato al direttore generale della struttura ospedaliera di Avellino. Sulla busta non c’è mittente, solo l’indicazione che arriva da Pisa, con tanto di timbro postale.
All’interno del plico una cartolina bianca, a cui è stata attaccato un proiettile di pistola. Sulla cartolina sarebbero state scritte frasi sconnesse, probabilmente per evitare di lasciare qualunque tipo di riferimento, che sembrano collegare il motivo dell’atto intimidatorio alla gestione dell’ospedale. Si parla genericamente di “pronto soccorso, medici ed infermieri”.
Piuttosto scosso per l’accaduto, Pizzuti ha avvertito immediatamente la questura. L’increscioso episodio arriva all’apice delle tensioni che si sono scatenate sul nuovo atto aziendale preparato dal manager assieme alla Regione, che prevede la soppressione del pronto soccorso del Landolfi di Solofra. “Saluti da Pisa”, come c’è scritto sulla cartolina, può far pensare anche a un ex paziente del Moscati che si è trasferito in una struttura forse ritenuta migliore, dopo evidentemente una esperienza negativa presso l’ospedale di Avellino.
Gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi mentre Pizzuti, decisamente scosso dall’accaduto, attraverso una nota stampa esprime “con decisione e determinazione una forte condanna e un grande rammarico soprattutto sulle modalità attraverso le quali è stato minacciato, aggiungendo di non riuscire a comprendere le ragioni che abbiano potuto spingere qualcuno a compiere una tale azione. Ma quanto accaduto – conclude Pizzuti – non comprometterà in alcun modo la mia attività manageriale che continuerò a svolgere con serietà, concretezza, coerenza e trasparenza”
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